Cosa si intende per flat design?
L’attuale tendenza, grazie ad una comunicazione che avviene quasi esclusivamente su formati digitali, privilegia il flat design, uno stile ipersemplificato che utilizza elementi basilari, colori piatti e piccoli accenni di tridimensionalità.
Si tratta di uno stile minimalista che si affida a elementi basici, riconoscibili in pochi istanti sui social e su dispositivi anche molto piccoli come gli smartphone.
È più facile trasmettere rapidamente le informazioni pur restando visivamente attraenti e accessibili. Inoltre, semplifica la progettazione di un’interfaccia che risponda alle variazioni delle dimensioni del broswer su dispositivi diversi. Con elementi di design minimi, i siti Web sono in grado di caricare più velocemente e ridimensionare facilmente e risultano ancora nitidi sugli schermi ad alta definizione.
Le sue caratteristiche si denotano dai bordi nitidi, i colori brillanti, il design pulito e le illustrazioni bidimensionali. Molto diverso da quando tutti arricchivano il più possibile i propri lavori per dimostrare le proprie capacità.
Secondo il flat design gli elementi prettamente ornamentali sono inutili e perciò non vengono nemmeno presi in considerazione. Tutto ciò che non serve davvero è superfluo. Tutti quegli elementi che non hanno nessuna funzionalità servono solamente a distrarre l’utente dalla propria personale esperienza.
Tutto questo minimalismo, tuttavia, non è affatto noioso. Quei pochi elementi che sono rimasti sono esaltati dai colori vivaci, che risaltano sullo sfondo e catturano facilmente l’attenzione dell’utente.
Il senso di tutto ciò è l’immediatezza e la chiarezza. Immagini semplici trasmettono rapidamente un messaggio più chiaro e lineare.
Essenzialmente possiamo ridurre tutto a tre concetti fondamentali: usabilità, scalabilità e velocità.
I font devono essere, assolutamente, grandi e leggibili, i colori nitidi e vivaci.